04 Set La dimensione sconosciuta delle Danze Sacre
Le danze ed i movimenti sacri hanno sempre giocato un ruolo importante nel lavoro delle scuole reali.
Essi esprimono una dimensione sconosciuta e rivelano ciò che è nascosto all’uomo medio: la realtà di un livello più elevato di essere.
Se siamo in grado di passare dal nostro livello ordinario ad uno più elevato, ciò significa che in noi qualcosa è cambiato. I cambiamenti sono governati da leggi cosmiche definite, ed una conoscenza di queste leggi esiste e può essere scoperta.
Nel corso dei suoi lunghi viaggi e soggiorni in templi e monasteri del Medio ed Estremo Oriente, e dell’Asia Centrale, G.I.Gurdjieff assistette e prese parte a varie danze e cerimonie rituali, e comprese che la danza poteva essere impiegata come un linguaggio per esprimere conoscenza di un ordine più elevato: conoscenza cosmica.
Questa lingua è matematica, conformemente ad una misura esatta. Ogni movimento ha un luogo che gli è stato assegnato, una durata ed un peso. Le combinazioni e le sequenze sono calcolate in modo matematico. Posture ed atteggiamenti sono disposti per produrre emozioni definite e predeterminate. In queste, colui che le osserva può anche partecipare: può leggerle come uno scritto cui possono prendere parte emozioni più elevate ed una mente più elevata.
Nel creare questi movimenti, ogni particolare ha un significato, si tiene conto del minimo elemento, nulla è lasciato al caso o all’immaginazione. Vi è un solo gesto, postura o ritmo possibile con cui rappresentare una data situazione, umana o cosmica. Un altro gesto, postura o movimento non rappresenterebbe la verità: sarebbe falso. Se vi è il minimo errore di calcolo nella composizione del movimento, la danza sarebbe dissacrata, e la fantasia prenderebbe il posto della conoscenza. Il Sig. G.I.Gurdjieff, nel corso di una lunga vita dedicata a studiare ed interrogare, si è impadronito dei principi di queste danze sacre, che costituiscono un ramo dell’arte oggettiva. Comprendendone i principi, egli era in grado di dimostrare le verità attraverso questi movimenti.
Fin dall’inizio, lo studente, attraverso l’alto grado di attenzione sostenuta necessaria per perfezionarsi nei movimenti, impiega uno dei mezzi specifici di auto-conoscenza e di ottenimento della “cognizione e comprensione della realtà”.
Copyright © 1969 C.S. Nott
Un estratto da C.S. Nott: A Journey Through This World: The Second Journal of a Pupil, Weiser di Charles Stanley Nott
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